Un Corigliano sicuramente non nella sua migliore giornata cede solo di misura ad una ordinata Cittanovese, che gioca una bella gara – specie nel primo tempo, in parità numerica – e di certo non ruba nulla, ma esce dal “Città di Corigliano” con tre punti arrivati anche grazie ad altri fattori. Su tutti, la performance negativa del direttore di gara Gabriele Gandolfo di Bra (Cn), che ad esempio, in una gara correttissima e giocata con rispetto reciproco dai giocatori in campo, riesce ad ammonire otto coriglianesi (a fronte dei soli due gialli estratti per gli ospiti) e ad espellerne ben tre per “proteste” (Talamo e Catalano più il secondo allenatore Donato), mostrando quindi un pugno deciso esclusivamente nei confronti del team di casa. Tanti poi sono i falli fischiati contro il Corigliano, anche in situazioni evidenti in cui il calcio di punizione andava concesso ai biancoazzurri, così come mille dubbi restano sul rigore – rivelatosi poi decisivo a fine gara – concesso agli ospiti probabilmente troppo a cuor leggero.

A fronte di quanto detto, resta la bella prova d’orgoglio dei ragazzi di mister De Sanzo, che di sicuro non si sono espressi ai livelli di altre volte ma, nel complesso, hanno “sudato la maglia” come chiesto sempre dal tecnico e sono usciti dal campo, di fatto, battuti solo nella maniera sopra descritta. La Cittanovese, dopo alcune sfide in cui il gioco non ha prodotto risultati – come ha ribadito mister Franceschini a fine match – stavolta è invece riuscita a capitalizzare se non altro il bel primo tempo, durante il quale La Cagnina ha dovuto anche compiere due mezzi miracoli su conclusioni dello scatenato Cataldi (tra il 24’ e il 26’, entrambe le volte di destro da fuori) per evitare alla sua porta di capitolare. La gara è rimane però in equilibrio fino alla mezzora circa della ripresa, nonostante il vantaggio ospite arrivato al 34’pt con il calcio di rigore realizzato da Aloia (punito il potenziale fallo di Strumbo su Cataldi), poi sale in cattedra Gandolfo di Bra e il Corigliano va ko. Prima viene espulso Talamo al 27’st, appena ammonito, e sette minuti dopo gli fa compagnia sotto la doccia anche Catalano. Nel finale esce il cuore del Corigliano, anche perché la Cittanovese ha il demerito di non chiuderla – come rimarcato anche da mister Franceschini in sala stampa – ma la doppia inferiorità numerica e le forze ormai al lumicino impediscono ai biancoazzurri di fare l’impresa. Corigliano che dovrà adesso rimboccarsi le maniche e ricucire lo strappo, così da recarsi domenica prossima a Biancavilla con l’obiettivo di rialzare subito la testa.

 

Ufficio Stampa e Comunicazione

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