Tutto come prima, anzi peggio, considerando i tempi. La sventolata e attesa ripartenza dei campionati di Eccellenza assomiglia sempre più a un puzzle, pochi i pezzi ma impossibile da completare mancando l’immagine guida per completarlo. Eppure nelle dichiarazioni post-rielezione del 6 febbraio di Cosimo Sibilia quale Presidente della LND, sembrava cosa fatta attraverso una sequenza di enti chiamati a ratificare il riconoscimento dell’Eccellenza come campionato di “interesse nazionale“. In sostanza, la LND avrebbe dovuto chiedere alla FIGC di formulare istanza al CONI per il riconoscimento dell’importanza nazionale dei campionati di eccellenza. La stessa FIGC, a risultato ottenuto, avrebbe dovuto dapprima trovare qualche fondo da destinare alle società per l’applicazione dei protocolli di sicurezza e successivamente avrebbe demandare ai Comitati Regionali l’organizzazione e i format per far ripartire i massimi campionati regionali. Detto così potrebbe sembrare pura formalità da espletare con un passaggio di documenti da un tavolo all’altro.  Addirittura si annunciavano anche le date, metà febbraio per l’inizio degli allenamenti e la prima domenica di marzo l’atteso start

Tutti ad attendere la riunione della Giunta Nazionale del CONI dalla quale si sarebbe dovuto aver il placet. Per quanto pubblicato sul portale ufficiale, però, il Comunicato non riporta nulla sull’argomento, non è stato preso neanche in considerazione. Ma… era tra i punti dell’ordine del giorno?  Strano, però, che oggi sia stato il giorno dei Comunicati quasi a scaricare le responsabilità di una vicenda che si avvicina sempre più a una trama tragicomica tutta italiana. La LND (leggi qui) torna sull’argomento con un Comunicato dove dichiara di aver rimandato tutto al CONI il 23 febbraio. Il CONI, però risponde (leggi qui) che “in relazione alle numerose richieste e sollecitazioni pervenute al Comitato Olimpico Nazionale da parte di società e tesserati interessati al Campionato di Eccellenza del calcio” (senza citare la LND che avrebbe presentato due volte la proposta,  l’8 e il 23 febbraio)  che tutto è bloccato dal DPCM sino al  15 aprile.

E parte ora all’attacco la FIGC che rende noto (leggi qui) con un proprio comunicato, in una giornata che ha visto tutti gli organismi interessati pubblicare proprie note, di aver formalizzato la richiesta al CONI per l’ottenimento dell’importanza nazionale. La partita non è ancora finita.

Nel caso si aspettasse il compimento del DPCM, augurandoci che sia l’ultima per restrizioni, e preventivando un periodo di riattivazione fisica per gli atleti di almeno tre settimane, appare chiaro che le speranze di ripartenza si azzerano .  Non serve essere veggenti, lo dovrebbero riconoscere coloro i quali siedono in posizioni privilegiate, garantendo a tutti chiarezza e trasparenza. Sui campi di chiama Far Play. 

 

Wordpress Social Share Plugin powered by Ultimatelysocial