di Pasquale GOLIA

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Un anno fa la Parigi-Nizza fu l’ultima corsa World Tour prima del lockdown generale in Europa. Un anno dopo la breve corsa a tappe francese è tornata, sia pur con tante limitazioni per gli addetti ai lavori e protocolli rigidi per gli atleti, per lanciare, per usare una metafora appropriata, la volata alle altre grandi classiche di primavera, ad iniziare dalla Milano-Sanremo del prossimo 20 marzo, tornate nel loro consueto appuntamento stagionale. Tornando alla Parigi-Nizza, la corsa che si concluderà domenica 14 marzo, ha vissuto con la terza tappa una delle giornate più importanti: la cronometro individuale da Gien a Gien. Lo svizzero Stefan Bissegger ha sbaragliato la concorrenza e si è aggiudicato frazione e maglia. Il giovane elvetico della EF Education-Nippo sì è infatti imposto al termine dei 14,4 chilometri del cronometro di Gien, battendo per soli 83 centesimi il campione francese Remi Cavagna (Deceuninck-QuickStep). Terzo posto, a nove secondi, per Primoz Roglic, migliore degli uomini di classifica al traguardo, mentre la Maglia Gialla Michael Matthews (Team BikeExchange) si è difeso bene, terminando a 23″ dal vincitore di giornata. L’australiano deve però cedere il simbolo del primato proprio al 22enne svizzero, alla seconda vittoria in carriera dopo quella ottenuta nel 2019 al Tour de l’Ain. Tra gli italiani, invece, buona prestazione per Mattia Cattaneo (Deceuninck-QuickStep), che ha concluso quindicesimo a 22″, stesso tempo di uno dei favoriti alla vittoria finale, il russo Alexander Vlasov (Astana-Premier Tech). Sulla prestazione dei corridori ha influito anche un percorso duro nel finale. Lo strappo conclusivo, infatti, ha creato qualche difficoltà per gli specialisti. In ottica vittoria finale le prime tre tappe hanno confermato che sarà un Primož Roglič (Jumbo-Visma) contro tutti. Lo sloveno è il favorito principe, non a caso ha vinto tutti gli ultimi Giri di una settimana ai quali ha partecipato negli ultimi due anni, ad eccezione dell’ultimo Giro del Delfinato. Tra gli sfidanti ci sono Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers), vincitore dell’ultimo Giro d’Italia ma anche Aleksandr Vlasov (Astana).  Tra gli outsider Sergio Henao, vincitore dell’edizione 2017, e il nostro Fabio Aru ancora alla ricerca di sé stesso. La corsa, con ogni probabilità, si deciderà nelle ultime due giornate di sabato e domenica prossimi: sabato 13 marzo in scena la Nizza – Valdeblore La Colmiane (166,5 km) dedicata agli scalatori. Domenica 14 marzo l’epilogo, invece, con la frazione Nizza – Nizza (110,5 km) senza un metro di pianura.

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