di Pasquale GOLIA – giornalista accreditato Tokyo 2020 –

TOKYO – A quattro mesi dalla cerimonia inaugurale, le Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate già di un anno, perdono un altro pezzo di consuetudine. Il Governo giapponese, dopo una riunione in remoto ed in accordo con Comitato organizzatore ed il CIO, ha vietato l’ingresso in Giappone ai fan stranieri durante i Giochi, previsti dal 23 luglio all’8 agosto prossimi. La decisione, sia pur dolorosa, era già nell’aria. In Giappone, nonostante gli ottimi risultati ottenuti nel contenere al minimo la pandemia di Coronavirus (solo 8.800 morti di Covid in un anno), l’opinione pubblica si era sempre dimostrata scettica nell’accogliere i turisti stranieri durante le Olimpiadi; il Governo Suga non ha fatto altro che assecondare le richieste dell’80% dei giapponesi. Il risultato è un’Olimpiade blindata, sugli spalti, nei limiti di capienza che saranno noti a fine aprile, vedremo solo spettatori locali.  È il prezzo da pagare per tenere un evento mondiale in piena pandemia, insomma. Gli 11.000 atleti olimpici e 4.440 atleti paralimpici non saranno tenuti ad avere un vaccino per entrare in Giappone. Ma il CIO sta incoraggiando quante più vaccinazioni possibili. Gli atleti dovranno superare un test Covid-19 prima di volare verso Tokyo. Un altro test sarà loro praticato all’arrivo in Giappone e con frequenza anche nel Villaggio Olimpico, oltre che nelle sedi e nei luoghi di allenamento. Misure utili a creare attorno agli atleti una vera e propria bolla che coinvolgerà anche media, funzionari e giudici di gara.

PRESSIONE IN CASA Diversi sondaggi hanno mostrato che l’80% in Giappone vuole che le Olimpiadi vengano annullate o rinviate di nuovo. Il CIO e gli organizzatori locali stanno cercando di rassicurare l’opinione pubblica. Due scandali nelle ultime settimane non hanno aiutato. Yoshiro Mori, il presidente del comitato organizzatore, è stato costretto a dimettersi dopo aver fatto commenti umilianti sulle donne. La scorsa settimana il direttore creativo Hiroshi Sasaki si è dimesso dopo aver detto che una celebrità femminile “plus size” dovrebbe apparire alla cerimonia di apertura vestita come un maiale – l ‘”Olympig”.

OLIMPIADI PIU’ COSTOSE DELLA STORIA Il rinvio di un anno ed il divieto d’ingresso ai fan stranieri renderanno, secondo uno studio condotto dall’Università di Oxford, l’Olimpiade di Tokyo la più costosa di sempre.  Nel complesso, il Giappone spenderà ufficialmente 15,4 miliardi di dollari per organizzare le 32° Olimpiadi estive. Diversi audit governativi affermano, però, che il costo effettivo potrebbe essere il doppio. Tutti, tranne 6,7 miliardi di dollari, sono soldi pubblici. Circa 4,45 milioni di biglietti sono stati venduti ai residenti in Giappone. Poco più di 600.000 invece agli stranieri che ora dovranno essere rimborsati. Gli organizzatori speravano di recuperare dalla vendita dei ticket circa 800 milioni di dollari. Soldi che ora verranno a mancare nel budget dei Giochi e che costringerà gli organizzatori a chiedere al Governo ed al CIO altri finanziamenti. 

IL 25 MARZO INIZIA IL CAMMINO DELLA TORCIA OLIMPICA Il divieto ai fan dall’estero arriva pochi giorni prima che la staffetta della torcia olimpica inizi giovedì dalla prefettura di Fukushima, nel nord-est del Giappone, teatro della sciagura dovuta allo tsunami di dieci anni fa. Durerà 121 giorni, attraversando il Giappone con 10.000 tedofori, e terminerà il 23 luglio con la cerimonia di apertura al National Stadium di Tokyo. La staffetta, inizio a porte chiuse, sarà un test per le Olimpiadi e le Paralimpiadi. Nonostante le tante difficoltà la staffetta olimpica avrà un significato forte di ripartenza e speranza nel futuro nella lotta a Covid-19. Non a caso il motto della staffetta olimpica recita: “Che la luce illumini il nostro cammino”. Allora oggi la speranza è vedere quella fiamma entrare il prossimo 23 luglio nello stadio Olimpico di Tokyo per la cerimonia d’apertura a sancire la fine dell’incubo Covid -19, nonostante ad applaudirla non ci saranno spettatori dall’estero.

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