di Cristian Fiorentino

Manifestazione di rilievo all’istituto d’istruzione superiore Itc “Luigi Palma” di Corigliano. Si è svolto infatti, lunedì scorso 28 novembre, alla presenza dei vertici scolastici un convegno incentrato sull’attuale tema del cyberbullismo. 

Ospite d’eccezione il professore Daniele Masala, già campione olimpico azzurro nel singolo e a squadra di pentathlon alle olimpiadi di Los Angeles nel 1984 e che da atleta e telecronista ha partecipato a ben undici edizioni dei giochi olimpici. Masala, inoltre, attualmente è docente all’università “Magna Grecia” di Catanzaro ed è promotore del programma sulla rilevazione del cyberbullismo e vittimismo nei ragazzi. Proprio per coinvolgere ed entrare nel vivo del tema, agli studenti presenti è stato fornito un test on-line in forma anonima, finalizzato a determinare in primis la conoscenza e l’impatto nei ragazzi del cyberbullismo. Questionario che ha coinvolto, durante il seminario, tutte le classi dell’indirizzo del “Liceo Sportivo”. Il progetto denominato “Fare male e farsi male” è promosso dal comitato italiano sport contro la droga (associazione benemerita riconosciuta dal Coni) di cui lo stesso prof. Masala è il presidente. Nello stesso gruppo di ricerca, oltretutto, ritroviamo il Conapefs (Collegio Nazionale dei Professori di Educazione Fisica e Sportiva), e la partecipazione di ben tre atenei, tra cui l’università “Magna Grecia” di Catanzaro, la “Sapienza” di Roma e la Telematica “Universitas Mercatorum” nonché la “Sport e Salute Spa” del governo italiano. Progetto ideato anche per inquadrare, attraverso un controllo specifico, la presenza di cyberbullismo e vittimismo da comunicare alle istituzioni. Il tutto per poter consigliare azioni di supporto e prevenzione nei preadolescenti e nelle rispettive famiglie. Il seminario è stato introdotto dalla dirigente superiore del “L. Palma”, dott. Cinzia D’Amico, che ha circoscritto innanzitutto la centralità dello sport nella formazione degli studenti. La stessa dirigente ha poi definito il prof. Masala “Uomo di sport e di cultura al servizio dei giovani”. Il prof. Giovazzino, promotore dell’evento grazie all’amicizia ultraventennale con il campione olimpico, ha evidenziato, invece, il percorso sportivo del campione, le onorificenze e i riconoscimenti noti della sua storia come il “Collare d’Oro” del Coni nel 2015, la presidenza della “Canottieri Tevere” e l’affissione del suo nome nella “Walk of Fame” a Roma nei pressi del foro Olimpico tra i 125 campioni dello sport italiano. Durante il convegno trasmesso anche un video con le fasi salienti delle olimpiadi di Los Angeles del 1984 incentrate sull’arrivo che valse l’oro. Professore ed ex pentatleta Masala che alla visione si è per un attimo anche commosso apprezzando l’inattesa sorpresa. Inoltre, Masala si è detto soddisfatto dell’accoglienza, delle strutture sportive di cui è dotato l’Itc “L. Palma” e dell’attenzione dei ragazzi. Il pensiero e le parole che hanno assorbito l’interesse degli studenti e non solo, si può, invece, riassumere nelle dichiarazioni dell’uomo e dello sportivo Masala: «Ognuno di noi deve impegnarsi e coltivare il proprio talento come nello sport anche nella vita. Non bisogna mai ricorrere al cosiddetto “aiutino” né nello sport col doping fisico, considerati tutti gli effetti collaterali che ne conseguono, né nella propria esistenza col doping sociale, cercando raccomandazioni o altro. Bisogna, invece, impegnarsi in qualsiasi ambito rintracciando le proprie attitudini e lavorandoci costantemente con impegno. E non possiamo nasconderci a proposito di “aiutini” dietro alla frase di rito “del perché tanto lo fanno tutti!”». Attraverso le slide, Masala si è dimostrato esperto comunicatore, grazie ad una grande forza empatica e padronanza del linguaggio, sollecitando l’applicazione dei ragazzi presenti. Studenti che a fine corso entusiasti e soddisfatti si sono complimentati con prof. Masala per la sua lezione di vita. In seguito, intervenuta sia la coordinatrice del progetto, dott. Merolle, che la pedagogista dott. Nicoletti che ha posto l’accento sul bullismo e cyberbullismo fornendo il relativo questionario. Nelle battute conclusive del seminario il prof. Giovazzino ha ringraziato gli intervenuti e allo stesso tempo si è rivolto agli studenti rammentando “L’importanza dello sport come mezzo culturale e sperimentazione sociale per costruire una società migliore fatta di etica, morale, rispetto, principi, educazione in tutte le accezioni”.

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