A 4 giornate dalla fine del torneo, i rossoneri del Città di Acri 2020 salutano l’Eccellenza. Una retrocessione che comunque è accettata da Dicembre, una resa forzata influenzata da poche (forse inesistenti) risorse economiche. Nella finestra di mercato dicembrina, ad esclusione di Benincasa, tutti i giocatori d’esperienza tesserati ad inizio stagione sono stati lasciati liberi di accasarsi altrove o messi in lista di svincolo. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, in tutte le seguenti gare sono stati chiamati a difendere quantomeno il vessillo cittadino i ragazzi della Juniores inalendando una serie di sconfitte consecutive che amaramente porta al risultato dei saluti alla massima categoria regionale. Al timone tecnico mister Rocco Russo, a quello di Legale Rappresentante, a difesa del titolo, l’inossidabile Carlo Stumpo.  Sembra di rivivere una film già visto, senza pausa le tristi vicessitudini del calcio acrese.

  • Stagione 2018/2019 (punti 28 – 7 vittorie, 7 pareggi, 16 sconfitte – 28 reti fatte e 51 subite), ad aprile i giocatori bloccano gli allenamenti lamentando crediti per mancati rimborsi, conseguenza: retrocessione in Promozione e 13 giugno titolo al comune;
  • Stagione 2019/2020: campionato stoppato per la pandemia al 24° turno (allenatore Franco Germano, dimessosi il 7 gennaio 2020 con squadra affidata al secondo mister Trozzo); (punti 40 – 12 vittorie, 4 pareggi, 8 sconfitte – 35 reti fatte e 24 subite); a luglio consueta visita in comune e consegna titolo dell’ FC Calcio Acri (matr 913818), fine dei giochi;
  • Stagione 2020/2021: il Marina di Schiavonea 1966 (matr 935195), con dirigente Carlo Stumpo, si trasferisce ad Acri, cambia denominazione in Città di Acri 2020 e prende parte al Campionato di Promozione girone A (allenatore Vincenzo Pacino) terminato però dopo appena 6 giornate (punti 13 – 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta – 10 reti fatte e 5 quelle subite); a maggio voci insistenti davano per cosa fatta l’approdo del Corigliano ad Acri portando in dote la Serie D ma non se ne fece nulla;
  • Stagione 2021/2022: il Città di Acri 2020 approda in Eccellenza (allenatore Vincenzo Pacino, esonerato il 6 ottobre, al suo posto mister Mario Pascuzzo) conseguente alla fusione con il Belvedere (matr 6100 del 1° luglio 1963, tra le più anziane di tutta la Calabria) e nuova matr (953804) per effetto della fusione; (punti 48 – 13 vittorie, 9 pareggi e 8 sconfitte – 44 reti fatte e 37 subite); stagione da ricordare per l’ottimo percorso in Coppa Italia persa solo in finale (23 dicembre 2021) a vantaggio del Locri per 3 a 1 (rete di Petrone per l’Acri e Romero, Leto e Martinez per il Locri); 
  • Stagione 2022/2023: stagione che parte in ritardo (le prime avvisaglie), allenatore mister Carmine Perri (sostituito a dicembre/gennaio da Rocco Russo); ad oggi solo 10 punti (2 vittorie, 4 pareggi e 20 sconfitte – 12 reti fatte e 66 subite); iniziata male e finita peggio.

Tanti ragazzi (onore a loro) mandati in campo e già coscienti di quello che sarà il risultato, per onorare una maglia che di storico conserva ben poco.

Acri merita il calcio vero, duraturo e lungimirante, lo reclama il blasone, la tradizione, di programmi e promesse ne ha già digerito a quantità industriale. Difendere un titolo “in solitaria”, non originale, con già vocine circa una possibile cessione, non è privileggiare la storia o i gloriosi colori rossoneri. Riconoscenza per Carlo Stumpo che sino ad oggi ha retto il sodalizio (in buonafede, nel bene e nel male). Forse però è il momento di pensare a ripartire da zero, quantomeno non sarà un copia&incolla auspicando tempi migliori gestiti con una programmazione scevra da condizionamenti esterni.

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