ASD ROSSANESE 4 – PROMOSPORT 3


ASD ROSSANESE: Campagna, Dima (62′ Vinci), Carrozza, Scalise, Sifonetti, Rizzo, Canaliu (36′ Federico), Morrone C., Diaco (90′ Morrone D.), Barillari, Abenante (35′ Luzzi) – All. L. Aloisi

NDS PROMOSPORT: Lucia, Gagliardi, Catanzaro, Gabriele G., Gallo, Morabito, Costa (80′ Carrà), Errigo, Scolaro (89′ Pellegrino), Caturano, ‘ Strangis (75’ Mercatante) – All. T. Lio

Marcatori: 12′ Costa (P), 50′ Gallo, 54′ Diaco (R), 55′ Caturano (P), 70′ Carrozza (R), 85′ Barillari (R), 87′ Vinci (R)

Arbitro: Alessandro Bottura (sez. Crotone) – Assistenti: A. D’Agostino (sez. Catanzaro), V. Beltrano (sez. Cosenza)

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Terza vittoria consecutiva per la Rossanese del presidente Abruzzese sul manto amico dello “S.  Rizzo”, ormai eretto a fortino inespugnabile per tutti, ad oggi sei vittorie su sei gare disputate in casa. Il tesoretto di punti sinora accumulato parla chiaro: dei 24 punti in classica ben 18 sono stati conquistati in casa.

Ma oggi non è stato affatto facile, per buona parte della gara non si è vista la solita Rossanese, anzi gli undici scesi in campo sembravano tutt’altra squadra rispetto a quelle ammirate in altre occasioni. Scarsa per impegno, poca corsa, precisione di passaggi neanche a parlarne, insomma una Rossanese spenta forse scesa in campo convinta di fare una passeggiata e di avere già i tre punti in tasca. Ma il passato insegna, mai fare i conti senza l’oste, potrebbe riservare amare sorprese. Ci pensa un volitivo Promosport a spaventare i rossoblu (oggi in biancoverde), capace di sfruttare ogni occasione dei dormienti avversari. Già al 12′ Costa porta in vantaggio gli ospiti con un tiro dal vertice dell’area piccola dopo un batti e ribatti. Il resto del primo tempo non fa altro che confermare lo stato confusionario e svogliato dei locali, capaci solo al 32′ di impensierire il portiere ospite Lucia con un tiro di Barillari. Al 35′ e al 36′ mister Aloisi effettua già i primi due cambi nella speranza di scuotere la squadra ma termina cosi com’era iniziato il primo tempo.

Tra i locali nervosismo e musi lunghi durante l’intervallo consapevoli di essere protagonisti in negativo contro avversari che sembravano di altra categoria senza veramente tirare in porta. Al ritorno confermato lo schieramento iniziale per le contendenti e la scelta premia il Promosport che raddoppia al 50′ con Gallo: calcio d’angolo e rete del difensore ospite lasciato solo e libero di segnare. Potrebbe essere il colpo del KO aggravato addirittura dall’espulsione di Scalise che lascia i compagni in 10. Paradossalmente si scuote dal torpore la Rossanese, Sifonetti inizia a giocare (troppo nervoso oggi, poco utile alla squadra) e al 54′ il bomber locale Diaco accorcia. Dura appena un minuto la speranza di una rimonta: al 55′ il bomber ospite Caturano (il migliore dei suoi) approfitta di un errore del portiere in uscita, dribla il tentativo estremo dei difensori di liberare e riesce a mettere in rete la rete dell’1 a 3. Finita? Assolutamente no. al 70′ punizione pennellata di Sifonetti e di testa Carrozza segna il 2 a 3. Ci crede ora la squadra di mister Aloisi, continua a premere e arriva al pareggio all’85’ con Barillari che realizza con un pallonetto sul portiere in uscita. E proprio quando tutti potrebbero accontentarsi del punticino, all’87’ Vinci realizza la rete del sorpasso, la rete dei 3 punti.

Il Promosport deve solo chiedersi come ha fatto a perdere una gara del genere, avuta in pugno per lunga parte. Addirittura se poi pensa che ha potuto giocare con un uomo in più e riesce a perdere beh allora le domande da porsi non sono poche.

Purtroppo per noi è una storia che si ripete – dice il dg Giovanni La Gamba – è la terza volta che andiamo sul 3-1 e alla fine perdiamo. Questa partita l’avevamo preparata con attenzione, siamo venuti qui per cercare la vittoria e ci stavamo anche riuscendo. Per il 51% il demerito è nostro – continua – non possiamo subire il secondo e terzo goal su svarioni così clamorosi, senza nulla togliere alla Rossanese che poi ci ha creduto, merito a loro. Ci credevamo in questa rimonta in campionato, contavamo tantissimo su questi tre punti. In questo momento c’è molto rammarico, vedremo in settimana. Avevamo programmato alcuni cambi in rosa, dobbiamo riprenderci prima da questa sconfitta che onestamente è molto dura. Brava la Rossanese. Il mister Lio non rischia la panchina – conclude il dirigente – con  noi chi inizia finisce il campionato, dobbiamo solo superare il momento e cercare di concludere gli inserimenti in rosa di quei ragazzi che stiamo cercando in difesa e nel reparto avanzato. Una prima punta e un difensore che dia un po di capacità reattiva là dietro che onestamente a 20 minuti dalla fine dormiamo in un modo assurdo. Ripeto, la terza sconfitta dopo un 3 a 1 a nostro favore dice che qualche limite c’è, abbiamo bisogno di qualcosa”.

Alla Rossanese il merito di aver creduto alla possibilità di ribaltare il risultare. Una squadra dai due volti, per 2/3 della gara incapace di confermare quanto di buono si conosce, abulica e spaesata. Dal 70′ è tornata ad essere cinica e spietata nel colpire, con personalità e convinzione.

Una partita che è nata su binari sbagliati – il pensiero di mister Aloisi – Solo dopo il tre a uno e rimanendo in 10 è uscito l’orgoglio della squadra perché subire due goal su calci da fermo e con una disattenzione difensiva faceva male, bruciava. E’ uscita un’altra Rossanese, ha accelerato ha cambiato passo riuscendo ad accorciare le distante (2-3). Con la giusta euforia e con qualche cambio fresco siamo riusciti sul piano fisico a prendere campo e grazie a qualche giocatore con singola giocata ad ottenere il pareggio. Poi si sà, da lì, quando tutto va bene, ti riescono le cose impossibili, siamo riusciti a portare a casa questi tre punti. In settimana lo avevamo detto, la classifica è bugiarda, sapevamo che sebbene perdesse, il Promosport stava giocando bene e con in rosa ottimi giocatori, basti ricordare il solo Caturano. Sapevamo che veniva qui per cercare di cambiare passo come risultato. Onore a loro per la prestazione. Noi dobbiamo guardare la salvezza – in chiusura – ma nella vita bisogna essere ambiziosi perché se oggi qualcuno nota questo lavoro, se qualcuno nota quello che stiamo facendo è grazie a quanto stiamo riuscendo a costruire. E’ vero che stiamo cercando il prima possible la salvezza ma allo stesso tempo siamo ambizioni e vedremo di fare sempre meglio”.

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