CASSANO SYBARIS 1 – MORRONE 4


CASSANO SYBARIS: La Banca, Graziadio M. (82′ Clausi), Metja (67′ Guerrieri), Roberti, Reyes, Cruscomagno, Perciaccante, Graziadio C. (62′ Francese), Santoro (86′ De Bonis), Yaya, Castriota (46′ Bosco) – All. Davide Falcone

MORRONE: Andreoli, De Rose (79′ Panzera), Filippo, De Luca, D’Acri (69′ Salerno), Nicoletti, Cardamone (82′ Mandolito), Iudicelli (86′ Barbieri), Amendola, Trombino (76′ Miceli), Azzinaro – All. Paolo Infusino

Arbitro: Montalto Giulio (sez. Rossano) – Assistenti: Flotta Agostino (sez. Rossano), Romano Roberto (sez. Rossano)

Marcatori: 29′ Nicoletti (M), 51′ Azzinaro (M), 58′ Trombino (M), 64′ Santoro (CS), 79′ Amendola (M)

Ammoniti/Espulsi: nessuno


Riapre i battenti il “P. Toscano” dopo la lunga sosta. L’occasione è la Coppa Italia, il primo turno del Girone 2 che vede affrontarsi il Cassano Sybaris e la Morrone. Gara a porte chiuse, giusto la presenza di 73 persone compresa terna arbitrale, atleti, tecnici e dirigenti delle due società. Veramente poco, uno stadio sempre affollato da sportivi, oggi ha vissuto un pomeriggio anonimo. E’ triste viverlo con le restrizioni in atto che, a parte il calore del tifo, mortifica le casse delle società. Ma questo è altro argomento, preferibile pensare alla cronaca sportiva.

Debutto in casa per il neo tecnico Falcone che schiera gli azzurri con un 4-2-3-1, di contro il collega Infusino schiera un classico 4-3-3.  Parte bene l’undici cassanese, determinato e pronto a mettere in campo le lezioni tattiche che si susseguono giornalmente nella preparazione precampionato. Il Cassano Sybaris, con ordine, spinge e tiene nella propria metà campo gli ospiti, bravi nelle ripartenze. Al 29′ rompe gli equilibri Nicoletti che porta in vantaggio la Morrone grazie a un errato disimpegno dei locali. Su punizione battuta erroneamente, lapalla viene intercettata da Trombino che regala a Nicoletti la soddisfazione della rete. Grossi dubbi al 41′ quando, su traversone dal fondo ad opera di Castriota del Cassano Sybaris, la palla carambola sul braccio del capitano De Luca in piena area di rigore. Per tutti evidente calcio di rigore tranne per l’arbitro Montalto (a dire il vero lo stesso ha guardato il proprio assistente Flotta che, in posizione non ottimale, non ha aiutato il direttore di gara). Senza recupero termina la prima frazione di gara, tutti negli spogliatoi a rinfrescarsi. Al rientro, dopo appena 6 minuti,  al 51′ arriva il raddoppio degli ospiti ad opera di Azzinaro (giusto premio per il migliore in campo) con una rete facile facile, complice un errato disimpegno difensivo. I carichi di lavoro della preparazione (differenti per tempi e categoria),  iniziano a farsi sentire, più tonica la Morrone e in difficoltà il Cassano Sybaris. Sfrutta l’ennesima leggerezza della difesa Trombino che al 58′ triplica per gli ospiti. Al 64′ accorcia il Cassano Sybaris con l’attaccante Santoro (classe 2002) bravo a mettere in rete un assist al neo entrato Bosco che con uno slalom salta i difensori ospiti, palla dietro per il giovane attaccante, bravo a liberarsi, che realizza la prima rete stagionale dei bianco-azzurri. Ristabilisce le distanze la Morrone segnando la quarta rete al 79′ con Amendola. Poco altro sino alla fine, tutti stanchi gli atleti che attendono il triplice fischio finale che arriva dopo 5 minuti di recupero.

Una Morrone cinica, senza tanti fronzoli, che capitalizza al meglio tutti gli errori degli avversari. Sorniona nell’attendere e ripartire con giocatori che farebbero bene anche in categorie più importanti, su tutti Azzinaro, elemento di riferimento per tutti i compagni. 

Il Cassano Sybaris è in crescita. Tanti gli under schierati da mister Falcone, ben 6 in campo nella seconda parte della gara. I carichi di lavoro pesano, gambe pesanti e poca lucidità ne determinano la prestazione. Buono l’esordio degli ultimi arrivati Reyes, difensore centrale argentino, e Metja, difensore. Attesi in settimana altri importanti innesti.

Nota di merito per la società Cassano Sybaris nell’applicazione delle Norme di Sicurezza Covid 19, impeccabile l’organizzazione.

E in chiusura, giusto un pensiero: le cronache vanno vissute, descriverle su racconti di parte non gratifica.

 

 

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