Crotone- Inter 0-2

RETE: 69′ Eriksen, 90′ Hakimi

CROTONE (3-5-2) – Cordaz; Magallan, Golemic, Djidji; Molina, Messias, Cigarini (45′ Eduardo), Benali, Reca (37′ Pedro Pereira); Ounas (71′ Riviere), Simy. A disp. Festa, Crespi, Cuomo, Rojas, Rispoli, Marrone, Petriccione, Vulic. Allenatore: Cosmi.

INTER (3-5-2) – Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Sensi (64′ Eriksen), Darmian (64′ Perisic); Lautaro (64′ Sanchez), Lukaku. A disp. Padelli, Radu, Gagliardini, Vecino, Ranocchia, Young, D’Ambrosio, Pinamonti. Allenatore: Conte.

ARBITRO: Prontera

AMMONITI: Brozovic, Riviere, Eriksen


di PASQUALE GOLIA

L’Inter mette in ghiaccio lo spumante per la festa scudetto (i nerazzurri Campioni d’Italia se l’Atalanta non batte il Sassuolo), il Crotone, invece, è aritmeticamente in Serie B. Crotone-Inter, gara valevole per la 34° giornata di Serie A Tim, vinta da Lukaku e compagni per 2 a 0 ha emesso importanti sentenze. Eppure il Crotone nel primo tempo aveva resistito agli attacchi furibondi della squadra di Conte, tanto da chiudere all’intervallo sullo 0-0. Nella ripresa Eriksen detta tempi e segna pure la rete della liberazione. In pieno recupero ci pensa poi Hakimi, su perfetto contropiede, a rendere il punteggio più congruo al blasone della sua squadra. Per avere la meglio di un Crotone particolarmente arcigno e bravo a difendersi ci è voluto, insomma, impegno supplementare e un pizzico di fortuna, quella che era mancata in occasione dei due legni colpiti nel primo tempo (prima Lukaku, poi Lautaro), ma l’andamento della gara non è mai stato in discussione. I calabresi salutano la Serie A con una prova di carattere, con qualche buona chance creata nei primi 20′ e un’ottima organizzazione difensiva, quella che è mancata. Peccato che la banda di Cosmi si sia svegliata solo nel finale di campionato, gli 85 goal incassati sin ora sono più che una condanna. L’Inter, dopo ben 11 anni, tornerà a cucirsi sul petto lo scudetto.

PRIMO TEMPO A VISO APERTO. L’INTER ED I PALI Conte da subito spazio a Sensi che ripaga la fiducia con ottime giocate iniziali. Si accomoda inizialmente in panchina Eriksen, così come Perisic. Al suo posto in campo Darmian. In attacco spazio alla Lu-La.  Nel Crotone l’unica novità è il ritorno in formazione titolare di Benali. La gara inizia con i calabresi in campo senza più nulla da perdere, non rinuncia ad attaccare e mantiene alto il baricentro, concedendo parecchi spazi, a beneficio dello spettacolo. La gara appare viva e aperta, ma col passare dei minuti il pressing dei nerazzurri comincia a farsi insistente e al 23′ vanno a un passo dal vantaggio: Lukaku spizza di testa la palla che però finisce sul palo alla sinistra di Cordaz. Il Crotone si intimorisce e si abbassa e nel finale di primo tempo rischiano grosso prima su sul destro rasoterra di Lautaro finito sul palo. Poi è Cordaz a parare miracolosamente un tiro a botta sicura di Sensi.

SECONDO TEMPO L’INTER PASSA In avvio di ripresa la musica non cambia, si gioca di fatto in una sola metà campo. Tuttavia l’Inter non riesce a sbloccare la partita, tanto che in qualcuno inizia ad affiorare un pizzico di nervosismo. Al 20’ Conte gioca il tutto per tutto e manda in campo contemporaneamente Persic, Sanchez ed Eriksen, per dare la scossa alla squadra. Mossa azzeccata, dopo solo cinque minuti sulla sua potente conclusione da fuori è decisiva la deviazione di Magallan, che inganna Cordaz e regala il vantaggio agli ospiti. La partita è nella mano dei nerazzurri che sfiorano il raddoppio all’83’ con Lukaku, ma il gol è annullato dal Var per un fuorigioco a inizio azione del croato. Nel finale il Crotone si scopre per orgoglio ma si espone al contropiede nerazzurro nell’ultimo dei tre minuti di recupero, liberando una prateria per Hakimi che batte Cordaz sotto le gambe.

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