Benito LAZZARO, presidente del DGS PRAIATORTORA punta il dito nei confronti del direttore di gara. Riceviamo e pubblichiamo:


Normale reazione, o quasi, dopo una sconfitta ma l’argomento che scatena il sentimento di rivalsa non è imputabile al risultato finale, il campo di calcio (un eccesso definirlo tale ma questo è il male minore) ha decretato un giudizio sportivo che, a malincuore, va accettato. Per chiarezza e rispetto è necessario, in premessa, escludere da ogni riferimento polemico la società dello Juvenilia Roseto C.S. che ha posto in essere quanto previsto in un codice etico ed umano. Ieri abbiamo assistito al più becero e irriguardoso atteggiamento subito da un direttore di gara da quando mi occupo di calcio. Nelle prerogative del ruolo dovrebbe essere un riferimento in quanto ad educazione. Sinceramente pensiamo che sia questa la più grave lacuna che il signor Frangella della sezione arbitrale di Paola (lo continuiamo a chiamarlo così solo per proforma). Abbiamo sempre accettato l’errore tecnico (mancano nel nostro tabellino due rigori chiarissimi a tutti tranne al triomeraviglia, ma non importa) ma su questo apriremmo un discorso ancora più complicato. Assistiamo ogni anno a “promozioni” di questi ragazzi non per meritocrazia ma solo per anzianità di militanza, tanto i danni poi li creano a chi, come noi, fa sacrifici. Siamo i loro primi alleati quando l’errore è scevro da ogni condizionamento, sono ragazzi che possono sbagliare così come può capitare a un nostro calciatore e non per questo assoggettiamo colpe particolari. Ma questo signore (?) ha superato ogni limite di decenza educativa, di rispetto per l’essere umano, offendendo quanti gli erano a tiro. I ragazzi under in campo (moccioso, allontanati, con te non parlo, bastardo, allontanati che ti faccio ricordare la giornata e altre di tono ancora più grave) hanno chiesto di essere sostituiti perché i genitori al seguito, persone perbene e riconosciute professionalità nella nostra comunità, avevano perso la pazienza (come tutti i genitori, guai a toccarli i figli). Uno show continuo del personaggio in questione, sanzionando a destra e a manca chiunque dei nostri parlasse, con un fare di strafottenza ed arroganza. Tutti hanno sentito il personaggio quando si sentiva “Dio in terra”, siamo decisi a non far cadere la cosa nel limbo in cui spesso queste episodi vengono scaricati per comodità, è un sistema che nega la ragione alle vittime e la assegna ai carnefici solo perché la versione attendibile è sempre della giacchetta nera. Scriverà cose non rispondenti al vero (così come ci ha già anticipato; in tal caso, anticipiamo sin d’ora l’intenzione di rivolgerci alla giustizia ordinaria (previa richiesta a poter procedere alla FIGC), perché non è consentito a nessuno infangare la stima, la professionalità e l’onore di quanti, come noi, si coinvolgono per passione sottraendo tempo e danaro alle proprie famiglie. Questa volta no, non tacciamo, siamo pronti a ricorrere in ogni sede a difesa della dignità e moralità di questi ragazzi che, quando scendono in campo per giocare, devono essere destinatari di rispetto soprattutto da chi dovrebbe tutelarli in questo. Ci rivolgeremo prima agli Organi Direttivi LND preposti, chiediamo a gran voce, una volta per tutte e a nome di tutte le società, che si abbia rispetto per chi, alla fine, paga anche i loro rimborsi. E qualora le orecchie fossero tappate, agiremo di conseguenza interessando gli Organi di Giustizia Ordinaria con testimoni, non di parte, pronti ad affiancarci nell’azione legale. È ora di finirla, che sia chiaro al signor Frangella (continua il proforma ma non di sostanza) e soci, a chi designa, a chi gestisce il movimento. Restiamo sempre disponibili a qualsiasi confronto in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

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