COSENZA-REGGIANA  0-0

COSENZA: Falcone; Tiritiello, Ingrosso, Legittimo; Bittante (34′ st Corsi), Sciaudone (25′ st Kone), Petrucci, Vera; Baez; Carretta, Gliozzi (25′ st Sueva). A disposizione: Saracco, Idda, Bahlouli, Petre, Sacko, Bouah, Ba, Borrelli, Bruccini. All. Occhiuzzi.

VENEZIA: Lezzerini; Mazzocchi, Ceccaroni, Svoboda, Molinaro; Capello (26′ st Crnigoj), Vacca (19′ st Taugourdeau), Fiordilino; Aramu (45′ st Karlsson); Johnsen (19′ st Di Mariano), Forte (26′ st Bocalon). A disposizione: Pomini, Ferrarini, Modolo, Felicioli, Rossi, Bjarkason, St Clair. All. Zanetti.

ARBITRO: Francesco Meraviglia di Pistoia (Carbone – De Meo). IV UOMO: Ivano Pezzuto di Lecce.

NOTE: Partita disputata a porte chiuse in una serata piacevole con una temperatura di 12°C. Terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: 25′ pt Tiritiello (C), 6′ st Bittante (C), 32′ st Kone (C), 35′ st Legittimo (C). 38′ st Taugourdeau (V), 43′ st Crnigoj (V). Espulso: al 33′ st il tecnico dei lagunari Zanetti. Angoli: 6-8 (pt 3-5). Recupero: 1′ pt; 3′ st.


di Pasquale Golia

COSENZA –  I ragazzi di mister Roberto Occhiuzzi non riescono a sfatare il tabù San Vito-Marulla (ultima vittoria nel campionato scorso a luglio contro la Juve Stabia) e strappano contro il Venezia uno zero a zero che serve più  agli ospiti che al Cosenza. I rossoblù con 13 punti precipitano in zona playout nonostante il buon potenziale tecnico della squadra. Contro i lagunari il Cosenza ha pagato ancora la poca incisività in attacco (nel finale Vera e Sueva sciupano due occasioni colossali) ma anche una prestazione di tutta la squadra non all’altezza, tanto che, ancora una volta, super Falcone evita una sconfitta che sarebbe stata pesante, facendo un miracolo a tu per tu con Bocalon a 15’ dalla fine. Il Cosenza ha aumentato il ritmo negli ultimi dieci minuti ma il portiere ospite, imitando l’estremo rossoblù, ha evitato il peggio. In attesa di rinforzi in attacco nel mercato di gennaio, il Cosenza tornerà subito in campo il 27, ancora in casa, per conquistare tre punti che sarebbero d’oro contro il Pisa.

PRIMO TEMPO COSENZA Al PICCOLO TROTTO I rossoblù confermano Gliozzi punta centrale, supportato da Carretta e Baez. Centrocampo di esperienza con Petrucci e Sciaudone. In difesa con Legittimo ci sono Ingrosso e Tiritiello. Il Cosenza, tuttavia, sembra svogliato, il Venezia si prende il controllo della partita a centrocampo con Fiordilino, Vacca e Capello. Gli ospiti iniziano a tambureggiare e chiudono la prima frazione collezionando quattro occasioni. Il portiere rossoblù si oppone ben due volte a Forte e una a Johnsen. Sul finire del primo tempo Aramu su punizione colpisce addirittura la traversa. Ai punti, insomma, il Venezia avrebbe meritato il vantaggio. 

IL COSENZA SI SVEGLIA TARDI. FALCONE SUPER Ripresa più equilibrata, Petrucci rientra in campo con più verve e da maggiore qualità al centrocampo del Cosenza. I padroni di casa accelerano nell’ultimo quarto e sfiorano il vantaggio con Vera: il centrocampista colombiano si coordina bene e tira un bolide dalla distanza, il portiere ospite Lezzerini ribatte a due passi da Gliozzi che non riesce a ribattere in rete, mandando sul fondo. A 15’ minuti dalla fine anche il Venezia ha la sua occasione clamorosa: azione confusa al limite dell’area, la palla ritorna finisce a Bocalon che solo in area davanti Falcone si fa ipnotizzare dall’estremo rossoblù, il suo tiro, infatti, quasi a botta sicura, è respinto dalla sua manona. Ci prova ancora il Cosenza con Sueva, solo, che spara su Lezzerini divorandosi il gol del vantaggio. Finisce così, con un zero a zero brutto per il Cosenza, ossigeno puro, invece, per il Venezia.

PER MISTER OCCHIUZZI PRESTAZIONE DA NON BUTTARE Il tecnico del Cosenza a fine gara ha parlato di una partita preparata bene in cui si poteva vincere o anche perdere: “Gara preparata bene da entrambe le squadre – ha detto – E’ stata una partita a scacchi, giocata colpo su colpo. Sono comunque contento della prestazione. Si poteva vincere ma si poteva anche perdere. Ci sono dei momenti in cui i ritmi calano e in quelle situazioni non voglio che la squadra si faccia trovare disunita”.

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