Un brutto risveglio per la comunità cassanese. La notizia della dipartita di Angelo Battaglia, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì, lascia attoniti quanto lo conoscevano. Uomo umile, disponibile e idealista, Angelo Battaglia ha materializzato il proprio credo calcistico del dilettantismo in ben 43 anni di affiliazione alla FIGC partendo dal 14 settembre 1978, al secondo posto del podio tra le società calabresi più longeve e senza sorta di interruzione delle attività.  Negli anni ha creato un vero e proprio riferimento, a prescindere la categoria in cui si misurava la propria squadra. Non era solo il Lauropoli, era “a Gropilj i Battglia“, riferimento per i tanti ragazzi che sognavano un campo, una maglietta e un pallone. E se non andavano loro, vedevi Angelo in giro per raggrupparli e portarli a fare allenamento. Lo vedevi arrivare con il bustone di plastica pieno di palloni e casacche, fiero e orgoglioso, sorridente e disponibile. Non era il campione che cercava, non era la vittoria la sua ossessione. Negli anni di attività, alternati tra terza e seconda categoria, tanti atleti, che hanno poi calcato terreni in campionati più importanti, hanno indossato la sua casacca, hanno giocato per il Presidente Battaglia. Da imprenditore cassanese, Angelo Battaglia finanziava di tasca propria le attività della società, lo vedevi al campo a tracciare le linee con la calce o a “tirare” il terreno di gioco. Era il Ds, il DG, il magazziniere, mai l’allenatore. Il suo intendere il calcio era l’essenza del dilettante, dove gli attuali rimborsi erano equiparati a qualche serata in pizzeria o, al massimo, a qualche buono di carburante. Sempre e comunque di tasca propria. Nella propria squadra tutti erano trattati allo stesso modo, tutti erano parte fondamentale del proprio cammino. Non ha mai voluto cambiare, per tante volte altre società dello stesso comune che militavano in campionati più quotati lo invitavano a fondersi, a formare una unica identità. Nella sua convinzione e semplicità non ha mai tradito il proprio credo, continuando a testa alta, e poco importava la posizione in classifica. Alle sconfitte opponeva la voglia di riscatto nella prossima gara, rincuorando i ragazzi. Il calcio cassanese, il calcio calabrese, perde un personaggio unico. Resterà nelle memorie di tanti, “a Gropilj i Battaglia” non sarà più una squadra o una  società, sarà un riferimento nel ricordo del Suo Presidente: ANGELO ALFREDO BATTAGLIA.

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