Cosenza – Como 2-0

COSENZA (3-5-2): Vigorito; Tiritiello, Rigione, Vaisanen; Situm, Carraro, Gerbo (13’ st Vallocchia), Boultam (24’ st Eyango), Sy (13’ st Corsi); Caso (24’ st Pandolfi), Gori (44’ st Millico). In panchina: Saracco, Matosevic, Kristoffersen, Venturi, Pirrello, Minelli, Florenzi. Allenatore: Zaffaroni.

COMO (4-4-2): Gori; Vignali, Solini, Scaglia, Ioannou; Iovine (12’ st Chajia), Bellemo (25’ st Arrigoni), H’Maidat, Parigini (36’ st Luvumbo); Cerri (35’ st Gabrielloni), Gliozzi (25’ st La Gumina). In panchina: Facchin, Bolchini, Bertoncini, Kabashi, Varnier, Cagnano, Pelli. Allenatore: Gattuso.

ARBITRO: Sacchi di Macerata (Di Iorio – Gualtieri). IV UOMO: Grasso di Ariano Irpino. VAR: Nasca di Bari. AVAR: Mastrodonato di Molfetta.

MARCATORI: 14’ pt Gori (C), 45’ st Millico (C).

NOTE: oltre 4mila di cui una cinquantina ospiti. Ammoniti: Gerbo, Caso, Millico (CS), Bellemo, Scaglia, Solini, La Gumina, Gabrielloni (CO). Angoli: 1-7. Recupero: 1’ pt, 3’ st.


di PASQUALE GOLIA

Un Cosenza cinico e senza troppi fronzoli, con due perle dei due attaccanti simbolo di questa stagione (Gori e Millico), stende 2 a 0 il Como e conquista la seconda vittoria di fila tra le mura amiche. Cancellata la falsa partenza di inizio stagione; gli uomini di mister Zaffaroni, orfani nella gara contro i comaschi del faro Palmiero per squalifica, salgono a quota sette punti e navigano tranquillamente a centro classifica con squadre ben più blasonate come il Parma di Buffon. Un avvio insperato, insomma, considerati i problemi di organico del dopo ripescaggio in B. Tornando al match del San Vito-Marulla contro il Como ed alle note liete, tra queste sicuramente c’è da annoverare il pubblico con la curva nord affollata che ha spinto i propri beniamini. Poi c’è l’oramai certezza Gori, l’attaccante in prestito dalla Fiorentina, ha indovinato l’ennesimo eurogoal che ha spento gli animi dei lombardi che sin alla rete cosentina erano parsi più spigliati del Cosenza. Infine, tra le note di merito ci sono il portiere rossoblù Vigorito, che ha sventato il pari ospite con una grande parata nella ripresa, e Millico, l’attaccante ex toro si è fatto trovare pronto quando Zaffaroni lo ha mandato in campo. Tra le noti dolenti del match c’è il gioco poco spumeggiante del Cosenza e qualche esitazione di troppo nel pacchetto arretrato. Ma era lecito aspettarselo per una squadra costruita in tempi record e senza Palmiero a centrocampo. Zaffaroni il miracolo l’ha già confezionato in questo inizio campionato. Lo ha capito il pubblico di Cosenza e sabato nel derby contro il Crotone mai dire mai. Eh chissà se si potrà sognare… la storia recente di Serie B ci ha insegnato che talvolta le stagioni fortunate di alcune squadre sono nate proprio così.  

PRIMO TEMPO IL COSENZA ATTENDE E COLPISCE CON GORI  Mister Zaffaroni  conferma praticamente la stessa formazione di Perugia con Gerbo al posto dello squalificato Palmiero. Attacco affidato al due delle meraviglie Gori-Caso. Nel Como in avanti c’è l’ex Gliozzi assieme allo spauracchio Cerri.  Il Como parte con il piglio giusto e già al quinto minuto è pericoloso con Gliozzi con un tocco ravvicinato su imbeccata di Parigini, ma la palla è fuori. Su sponda di Cerri ottimo tiro di capitan Bellemo ma Vigorito risponde presente ma, poco dopo, ci pensa l’attaccante di casa Gori a spaccare la partita grazie ad un gran sinistro su cui l’altro Gori, portiere lariano, non può nulla. La rete si fa sentire per gli ospiti che faticano ad organizzarsi, ma al 37′ è incredibile la chance con protagonista Parigini il cui destro prima incoccia il palo sinistro, e poi rotola contro l’altro montante prima di uscire dallo specchio della porta

RIPRESA COSENZA SOFFRE MA RADDOPPIA ALLO SCADERE  Nella ripresa ancora i lombardi all’attacco alla ricerca del pareggio, al sesto Cerri stacca sulla punizione di H’Maidat ma Vigorito respinge. La padronanza territoriale e di gioco col passare del tempo però non si tramuta in grandi occasioni da rete, e bisogna aspettare la mezz’ora per trovare un altro tiro in porta, ma la conclusione di Parigini è centrale. Jack Gattuso stravolge l’attacco con i cambi variando gli esterni e gli attaccanti ma oltre ad ottenere qualche angolo, i biancoblu non trovano la via della rete, ed anzi al novantesimo sono i calabresi a siglare il raddoppio con Millico che, entrato da pochi secondi, col destro fulmina Gori. Finisce qua, con i lupi sotto la curva a festeggiare con qualche attimo di apprensione con Caso. Il giocatore ex Genoa si accascia subito dopo il salto sotto la curva e viene soccorso dai sanitari. Fortunatamente si rialza subito ed abbandona il campo sulle proprie gambe.

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