di Pasquale Golia

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Rispetto a Tokyo, sei mesi fa, il pubblico è tornato, sia pure in maniera ridotta, ad una cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici. A Pechino, per festeggiare l’avvio delle Olimpiadi invernali, è andata in scena una contenuta ma comunque spettacolare Cerimonia d’Apertura con almeno 20.000 spettatori. Nella capitale cinese, che diventa la prima città ad avere ospitato un’edizione dei Giochi sia in versione estiva che in quella dedicata a neve e ghiaccio fino al 20 febbraio verranno messi in palio 109 titoli in 15 discipline differenti. Anche per Pechino 2022, così come era accaduto per le Olimpiadi estive cinesi, è stato chiamato il regista cinese Zhang Yimou, colui che ha già firmato le Cerimonie d’Apertura di Atene 2004, Pechino 2008 per l’appunto e PyeongChang 2018. Tutto è incominciato soffermandosi sui 24 mesi del calendario cinese, tra l’altro l’anno è incominciato lo scorso 1° febbraio (si è entrati nell’anno della Tigre, che ha ricoperto un ruolo importante per l’intera Cerimonia). Spazio poi alla metafora del Fiume Giallo, l’acqua si è poi trasformata in un grande cubo di ghiaccio e sullo schermo sono passati i loghi delle 24 edizioni delle Olimpiadi Invernali. Il blocco è stato virtualmente distrutto da un dischetto di hockey e sono comparsi i cinque cerchi color ghiaccio. A quel punto è iniziato la lunga sfilata delle Nazioni partecipanti, aperta dalla Grecia (in quanto culla dell’olimpismo) e chiusa dalla Cina (Paese organizzatore). Davanti ai portabandiera hanno sfilato delle ragazze che tenevano in mano un cartello a forma di fiocco di neve con scritto il nome della Nazione. L’Italia ha sfilato penultima con Michela Moioli portabandiera. La snowboarder ha guidato la delegazione azzurra, bardata per l’occasione da uno splendido mantello tricolore. Gli azzurri hanno sfilato sulle note delle “Quattro Stagioni” di Vivaldi. Giuda la sfilata, la scena è stata presa dai discorsi ufficiali. Il Presidente del CIO Thomas Bach ha ricordato la vera missione dei Giochi Olimpici: raccoglierci insieme, in competizioni pacifiche, sempre costruendo ponti e senza mai erigere muri, unendo l’umanità in tutta la sua diversità. Questa missione è supportata dall’Assemblea Generale dell’ONU che ha adottato la tregua olimpica col consenso unanime delle 193 Nazioni. Da qui il monito di Bach: “In questo spirito olimpico di pace mi rivolgo a tutte le autorità politiche in giro per il mondo: rispettate il vostro impegno per questa tregua olimpica, date una possibilità alla pace. Cari atleti, noi siamo con voi e vi supportiamo, tutti noi tifiamo per voi. Inspirerete il mondo in questo anno olimpico con la stessa forza della Tigre, nell’Anno della Tigre”.

L’APERTURA UFFICIALE DEI GIOCHI A dichiarare ufficialmente aperti i Giochi è stato Xi Jinping, Presidente della Repubblica Popolare Cinese, con la consueta formula di rito. Presente anche il Presidente russo Wladimir Putin. Subito dopo “Imagin”celeberrimo brano di John Lennon, ha risuonato mentre dei pattinatori sono in azione e compare il motto dell’olimpismo, in lingua inglese: “Faster, higher, stronger, together“. “Più veloce, più alto, più forte, insieme“. Viene introdotta la bandiera a cinque cerchi, che viene issata insieme a quella della Cina. Grande spettacolo con l’intonazione dell’inno olimpico da parte di alcuni bambini, vestiti con abiti in cui campeggia la tigre. A quel punto il giuramento di atleti, tecnici, giudici.

L’ACCENSIONE DEL BRACIERE OLIMPICO Cinque tedofori cinesi, ciascuno in rappresentanza del decennio in cui è nato a partire dagli anni ’50 fino agli anni ’90, portano a turno la fiaccola. In conclusione entra una coppia di atleti, entrambi nati nel nuovo Millennio: si tratta di Zhao Jiawen e Dinigeer Yilamujiang. Sono stati proprio loro due, a sorpresa, ad accendere il braciere olimpico: è mancato il super campione tanto atteso, spazio a due giovani in chiusura di una cerimonia priva di colpi di scena. Le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 sono ufficialmente iniziate.


MALAGÒ PLAUDE L’ITALIA La cerimonia d’apertura è sempre un’emozione indescrivibile, unica e, ogni volta che la vedi, dal vivo o in televisione, come è toccato a me, capisci perché le Olimpiadi sono l’unico spettacolo al mondo globalizzante. Sono a poche centinaia di metri dallo stadio, da solo in una stanza d’albergo per il Covid, e mai mi sarei immaginato di poter vivere un’esperienza simile. Comunque, mi sono molto emozionato a vedere sfilare Michela Moioli con la bandiera. L’ho sentita al telefono poco prima dell’ingresso in campo. Era tesa ma felice. La squadra era elegantissima con la mantella disegnata da Giorgio Armani. Il tricolore è sempre da brividi. Saranno Giochi dove potrà accadere di tutto. Rivolgo da qui un abbraccio a tutte le atlete e gli atleti dell’Italia Team. E a proposito, ho ricevuto un video privato da Sofia Goggia: è pronta, sta tornando!

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