di Pasquale Golia
 
Dopo l’oro e l’argento di ieri l’Italia, nella quinta giornata di gara resta a secco di medaglie. Solo piazzamenti e la grande delusione della nostra portabandiera Micaela Moioli, fuori dalla finale olimpica di snowboard dopo aver dominato tutte le prove di qualifiche sino alla semifinale. Note stonate anche dallo slittino e dallo short Track. Avanza, sempre in questa disciplina, invece Arianna Fontana. Ma andiamo con ordine, la giornata di gare si parte con la Moioli dominatrice delle prove di snowboard cross. Tuttavia, in semifinale qualcosa si spegne e la Moioli è costretta ad incassare un inutile terzo posto dopo aver condotto un primo quarto di gara con grandi propositi.L’azzurra campionessa olimpica uscente non  si da pace all’arrivo. Fuori anche l’argento olimpico di Pyeongchang 2018, la francese Pereira.Nella finalina di consolazione, la Moioli, oramai scarica, molla tutto, si distrae e cade rischiando di farsi male. Hwang Daeheon (KOR), nella finale vera, è  oro, Steven Dubois (CAN) argento, Semen Elistratov (ROC) bronzo. Delusione anche per Emanuel Rieder e Simon Kainzwaldner chiudono sesti nel doppio di slittino. Sul budello dello Yanqing National Sliding Centre, la coppia azzurra peggiora il quarto posto della prima run, terminando a 1″043 dai dominatori tedeschi di questa specialità, Tobias Wendl e Tobias Arlt, al terzo oro olimpico consecutivo dopo Sochi 2014 e Pyeongchang 2018 e prima coppia a imporsi per tre volte di fila nella stessa specialità ai Giochi invernali.
Per la Germania è un trionfo visto che a mettersi l’argento al collo è un’altra coppia tedesca, quella formata da Toni Eggert e Sascha Benecken, staccati di appena 99 millesimi e che migliorano il bronzo di quattro anni fa. Terzi infine gli austriaci Thomas Steu e Lorenz Koller, che in Corea chiusero ai piedi del podio. Nello short track Yori confortola raggiunge la finale dei 1500 m ma chiude solo 10°   in 2’12”40. Tutti i dieci pattinatori in corsa nella finale hanno portato a termine la gara. Tutto facile, invece, per Arianna Fontana: vince la propria batteria dei 1000m con 1’30”066 e accede così ai quarti di finale dello short track. Una batteria resa più agevole a due giri dal termine dalla caduta di due concorrenti. Una giornata interlocutoria dunque, in cui la vera notizie è il ritorno di Giovanni Malagò, Presidente del Coni, affianco dei propri atleti. Malagò, dopo oltre una settimana di positività al Covid e di isolamento, è risultato, finalmente, negativo al tampone e così ha potuto lasciare il covid hotel. Nei prossimi giorni lo vedremo negli impianti a tifare Italia così come a Casa Italia, in cui siamo andati.
 
CASA ITALIA A PECHINO Raggiungere il quartier generale italiano nella capitale cinese non è semplice. Dal Main Media Center, nell’ambito del circuito chiuso, bisogna prendere l’autobus 42 e dopo oltre 50 minuti di strada, tra traffico e palazzi maestosi si arriva all’hotel St Ragis, Casa Italia per questa edizione  dei Giochi in un complesso decisamente elegante. Visitare Casa Italia è un’esperienza, comunque unica, per messaggio culturale ma anche per offerta culinaria. A pranzo per gli ospiti  chef stellati italiani preparano piatti tipici della cucina nazionale. Il tema del viaggio, da quello futuristico nello spazio a quello celebre nel passato raccontato da Marco Polo nel suo ‘Il Milione’. E poi richiami all’arte, con una versione 2.0 della Divina Commedia di Dante, e al design, con un capitello ‘riadattato’ e un ristorante che rievoca le arti decorative cinesi. Casa Italia, aperta a Pechino nel giorno della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Invernali, è un ponte ideale che collega Italia e Cina. Organizzato in tempi record (circa una settimana), dopo aver ricevuto il via libera definitivo dalla Cina due settimane prima dei Giochi, l’ambiente allestito dal Coni per accompagnare gli atleti italiani e addetti ai lavori nei giorni delle Olimpiadi rispetta le normative anti Covid e del playbook. E’ prevista una registrazione all’ingresso, un controllo all’uscita dall’hotel (come avviene in qualsiasi albergo dentro la bolla) e presenta una capienza massima di 70 persone. L’ala ristorante è inclusa, con un richiamo all’oriente, ma le regole sono ferree e non ammettono eccezioni.
Dalle due fotografie scattate dallo spazio dall’astronauta e ingegnere Paolo Nespoli (una delle due rappresenta proprio l’Italia) alle opere di Gufram ‘Broken Mirror’ e ‘Capitello’ che danno dinamismo e vivacità all’ambiente. La figura di Marco Polo è celebre sia in Italia che in Cina e il viaggio che accoglie gli ospiti prosegue con l’opera di Laura Pugno ‘Primati’: sei bandiere celebrano altrettante specie vegetali issate per segnalare il record di altezza raggiunto da queste piante. L’intento è quello di denunciare i cambiamenti climatici che stiamo vivendo. Infine nella lounge d’entrata ci si imbatte nel videoviaggio di Rino Stefano Tagliafierro con ‘L’amore in tre canti della Commedia’, che attraverso le immagini del pittore genovese Nattini rievoca il senso dell’itinerario di Dante dall’Inferno al Paradiso.
 
COSTANTINI E MOSANER NEL MUSEO OLIMPICO DI LOSANNA Stefania Constantini e Amos Mosaner entrano nel Museo Olimpico del CIO. Al termine della vittoria della storica medaglia d’oro nel doppio misto del curling ai Giochi Olimpici di Pechino 2022, lo IOC Heritage ha chiesto ai due azzurri di donare un oggetto che ricordasse il loro successo al Museo a cinque cerchi di Losanna, per ispirare le giovani generazioni e promuovere lo spirito olimpico. Una volta chiusa l’edizione dei Giochi cinesi, quindi, la scopa utilizzata in questa serata magica al National Aquatics Centre entrerà di diritto tra i cimeli delle campionesse e dei campioni illustri che hanno scritto la storia olimpica.
 
 
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