VE RENDE – ROSSANESE 1-0


VE RENDE: Gagliardi, De Napoli (50′ Pellegrino), Tomasi, Del Popolo, Orientale (42′ Filidoro F.), Rocca, Orsino, Annone (60′ Rotondaro), Belcastro, Filidoro W., Ruffolo (64′ Spadafora) – All. Andrea Tricarico

ROSSANESE: Gualtieri, Rizzo, De Simone, Romano (50′ Marano), Mauri, Casacchia F., Perfetto (60′ Calabrò), Assisi, Sapia, Bongiorno, Casacchia A. – All. Luca Aloisi

Marcatore: 90’+1′ Rotondaro

Arbitro: Branca Salvatore Gabriele (sez. Reggio Calabria)

Assistenti: De Leo Valerio Giuseppe (sez. Reggio Calabria) – Crucitti Alessandro (sez. Reggio Calabria)

Ammoniti: Del Popolo (VE R), Orsino (VE R), Assisi (R)


Minuto 90, l’arbitro assegna 5′ di recupero, al primo giro extra di lancette i 3 punti di oggi si assegnano al VE Rende grazie a una rete del subentrato Rotondaro lesto a catapultarsi sulla palla, in piena area piccola all’altezza del secondo palo, su  un lungo traversone “disperato” di Walter Filidoro.

Nel racconto della gara partiamo dalla fine quando oramai l’epilogo sembrava segnato, un ics che avrebbe comunque già premiato, nell’arco dei 90 minuti, i padroni di casa di mister Tricarico.

Primo tempo con poche emozioni, gara stile “meglio non prenderle”, poche le azioni di nota. Al 10′ Orientale del VE Rende ci prova con una punizione da fuori area, palla alta. Provano a passare i padroni di casa al 23′ con Ruffolo ma la conclusione, sempre da fuori area, termina a lato. Al 26′ Del Popolo, dalla trequarti, si inventa un’imbecata per Ruffolo il quale spreca con una conclusione sbilenca. Al minuto 28 la prima reazione degli ospiti con il “solito” Buongiorno che al momento topico clamorosamente liscia. Al 36′ ci riprovano i locali con Del Popolo la cui conclusione, direttamente su calcio di punizione, lambisce il palo. Un primo tempo ad appannaggio dei locali, forse più per l’atteggiamento di attesa che metteva in campo la Rossanese e non per la forza del VE Rende.

Nella ripresa mister Aloisi cambia in corsa con l’intento di aumentare la pressione, indovinando le scelte. Tira fuori Romano (in precedenza ammonito) e inserisce Marano ad agire dietro le punte e la differenza è palpabile. Al 60′ ancore forze fresche nell’attacco bizantino con l’alternanza tra uno spento Perfetto a favore di Calabrò, entrambi classe 2004, con quest’ultimo che diventa il vero protagonista dell’incontro. Al 63′ episodio chiave della giornata. Marano viene steso in area, all’altezza del vertice alto destro, per tanti chiara azione fallosa degna della massima punizione, non per l’arbitro e il suo secondo assistente a pochi passi dell’episodio. Il VE Rende dà l’impressione di aver dato tutto, quasi sempre in affanno nel cercare di costruire, più per ribattere di inerzia che per convinzione. Al 69′ il baby Calabrò fa gridare al goal quando un suo colpo di testa su perfetto assist di Marano termina sul palo. Al 74′ Casacchia Alessandro serve in area Bongiorno che però, da ottima posizione, non aggancia. Al 79′ altra conclusione di Calabrò con un tiro a giro da fuori area che si stampa sull’incrocio dei pali alla destra di Gagliardi. Sulla ribattuta ci prova Marano ma i difensori locali mandano in angolo. E quando per la Rossanese stava per concretizzarsi il primo pareggio della stagione, viene confermata la propria regola “o si vince o si perde”, perdendo. Minuto 91, rete di Rotondaro (per come già raccontato all’inizio), tanto rammarico per i legni colpiti e soprattutto proteste con gli ufficiali di gara che hanno negato una evidenza. Per mister Andrea Tricarico (comunque arrabbiato a fine gara per la prestazione) 3 punti d’oro che gli consentono di portare a 4 punti di vantaggio proprio sulla Rossanese (entrambe una gara in meno). L’entrata (tardiva) dell’attaccante Spadafora ha portato vivacità a un reparto oggi in confusione. Del Popolo ha tenuto in mano i fili per tutto il primo tempo ma è calato alla distanza. Serviva un episodio e così è stato, un nervoso Walter Filidoro confeziona e Rotondaro realizza. Per la Rossanese delusione, la fortuna era impegnata altrove e chi la sostituiva non è stato all’altezza. Forse i cambi effettuati nella ripresa potevano essere anticipati, chissà. Resta l’amaro in bocca, sebbene i propri tifosi, alla fine hanno applaudito. Facile applaudire se vincenti, molto più bello quando si esce a testa alta nonostante il risultato.

 

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